Sant’Anna di Stazzema, la superstite Adele Pardini: «I tedeschi ci spararono al muro. Mi salvò mia sorella Cesira»

Corriere della Sera 2025-08-12

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Per arrivare al piccolo paese di Sant’Anna di Stazzema (Lucca) — costituito da diverse borgate di case sparse — si sale, lasciandosi la costa Versiliese alle spalle, per una strada ripida, con molte curve, che porta a circa 600 metri di altezza, sulle prime propaggini delle Alpi Apuane. Ma c’è un altro modo per salire al paese, attraverso un sentiero che passa nei boschi e che, quel giorno del 12 agosto 1944, si trasformò in un sentiero di morte. Da qui, infatti, arrivarono quattro colonne di soldati nazisti (circa 300, aiutati dai collaborazionisti fascisti che li guidarono al villaggio) del secondo battaglione del 35° reggimento della divisione di Max Simon (che comandava la XVI divisione corazzata «Reichsführer-SS») che portò morte e distruzione nel paese: si contano almeno 560 civili uccisi dai nazisti, la maggior parte donne e bambini.

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