«Ci siamo presentati in una dozzina la mattina presto, verso le 7, davanti alla casa della famiglia sotto sfratto per finita locazione, composta da due lavoratori e un minore con disabilità, che ha sempre pagato regolarmente l’affitto: quando è arrivata la celere, appena scesa dal furgoncino, ci ha subito allontanato prendendoci a scudate». Sono gli attivisti della Piattaforma di intervento sociale Plat a ripercorrere gli eventi che si sono susseguiti nelle prime ore della mattina di giovedì 28 agosto al civico 19 di via Cherubini, in zona Foscherera, dove secondo la loro testimonianza un picchetto anti-sfratto «pacifico» si è fatto più teso dopo l’intervento delle forze di polizia: «Da cui siamo stati strattonati, spintonati e tirati giù dalle scale, come documentato da una serie di video pubblicati sulle nostre pagine social».Dopo «tre ore di trattativa per trovare una soluzione anche temporanea ma più stabile, con l’obiettivo di impedire che la famiglia dormisse per strada», l’ufficiale giudiziario ha però proceduto con lo sfratto. «Abbiamo provato a impedire alla polizia di sfondare le porte, ma alla famiglia che era ancora dentro l’abitazione è stato solo concesso di fare qualche sacco con le cose essenziali». È a quel punto che i volontari hanno deciso di muoversi in presidio verso la sede dei servizi sociali di Savena, in via Lombardia. Lì «ci siamo radunati in una cinquantina, per fare pressione sulla richiesta di prendersi in carico la gestione della famiglia, assicurandole la permanenza in qualche struttura o fornendo un sostegno che vada oltre la garanzia di salvaguardia del minore». La famiglia, secondo il racconto di Plat, aveva già affrontato dei tentativi di sfratto, «in totale tre, di cui l’ultimo avvenuto a fine luglio, quando c’era stato un rinvio».Il problema, secondo gli attivisti, non riguarderebbe tanto la precarietà economica, «visto che i membri della famiglia hanno un reddito abbastanza alto», quanto la loro difficoltà nel trovare un appartamento in affitto, un'impresa ormai «impossibile in città», evidenziano, aggiungendo che «negli ultimi mesi, dalla nostra prospettiva, quello degli sfratti per fine di locazione dei contratti e non per morosità nei pagamenti è un fenomeno sempre più diffuso». Come, del resto, è aumentata anche l’attività dei comitati anti-sfratto nell’organizzazione dei picchetti: «Solo a luglio abbiamo seguito 14 sfratti, l’ultimo l’abbiamo fatto il 4 agosto, prima dell’interruzione per ferie, e per settembre ne abbiamo già in programma 16».