Centinaia di aziende portate al fallimento anche se non davvero compromesse, solo per favorire la spartizione degli asset tra diversi componenti di un cartello composto da giudici, banche e consulenti infedeli come commercialisti e avvocati. E' un fenomeno in costante crescita ma di cui si parla poco: chi ha interesse a far fallire imprese in salute, ricche di ordinativi e ben patrimonializzate? Paolo Bolici, presidente dell'Associazione Contro Malagiustizia Italiana, denuncia un malaffare su cui anche i magistrati sembrano restii a voler indagare. Ma ora, dopo mesi di denunce, una commissione parlamentare vuol fare luce sui fallimenti di aziende sane ma spolpate di tutti i beni poi rivenduti a prezzi stracciati. A vantaggio di chi?