Giorno della Memoria, i film da vedere o rivedere per non dimenticare la tragedia della Shoah

IO DONNA 2025-09-04

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Il cinema ha la straordinaria capacità di rendere viva la memoria, soprattutto quando si tratta di eventi drammatici come l’Olocausto. Per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, vi proponiamo una selezione di quindici film che raccontano storie di dolore, coraggio, resilienza e umanità. Da capolavori che hanno segnato la storia del cinema a opere meno note ma altrettanto potenti, queste pellicole sono un’occasione per riflettere e per comprendere il significato profondo di ricordare.

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Schindler’s List e Il pianista: i capolavori sull'Olocausto
Tra i film più rappresentativi spicca Schindler’s List, diretto da Steven Spielberg nel 1993. Basato sulla storia vera di Oskar Schindler, un industriale tedesco che salvò 1200 ebrei dalla deportazione, questo capolavoro è un viaggio nel cuore della tragedia della Shoah. Vincitore di 7 Oscar, il film è un’opera monumentale che mescola magistralmente dramma ed emozione, restituendo un ritratto struggente dell’orrore nazista.

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Altro titolo imprescindibile è Il pianista, diretto da Roman Polanski. La storia autobiografica di Wladyslaw Szpilman, interpretato da Adrien Brody, pianista ebreo che sopravvive nascondendosi tra le macerie di Varsavia, è uno dei racconti più intensi del cinema. Premiato con la Palma d’Oro a Cannes e 3 Oscar, il film ci porta dentro il silenzio e la solitudine di chi ha vissuto l’orrore in prima persona.

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Il diario di Anna Frank: simbolo eterno della Shoah
Tra le testimonianze più celebri della Shoah, Il diario di Anna Frank rappresenta un racconto universale di speranza e resilienza. La versione cinematografica del 1959, diretta da George Stevens e vincitrice di tre Oscar, è considerata la trasposizione più fedele e toccante del diario. Il regista, segnato dall’esperienza diretta nei campi di sterminio, restituisce con straordinaria sensibilità la vita quotidiana di Anna e della sua famiglia nascosti in un alloggio segreto per sfuggire alla deportazione nazista.

La pellicola, grazie a una regia delicata e potente, trasforma le parole del diario in immagini che raccontano la perdita dell’innocenza, ma anche l’indomabile forza della speranza nei momenti più bui della storia.

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Tra scelte difficili e segreti inconfessabili
Con La scelta di Sophie, Alan J. Pakula narra una delle storie più commoventi e devastanti del cinema. Interpretata da una straordinaria Meryl Streep, la protagonista porta sulle spalle un segreto inconfessabile legato al suo passato ad Auschwitz. Il film, intenso e toccante, esplora il senso di colpa e il dolore di chi è sopravvissuto.

Dall’altra parte, The Reader, tratto dal romanzo di Bernhard Schlink, affronta il tema della Shoah da una prospettiva diversa: quella delle generazioni tedesche che si sono trovate a confrontarsi con il peso del passato. Con Ralph Fiennes e Kate Winslet, questa pellicola racconta l’impatto privato e collettivo della tragedia nazista.

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Bambini e Shoah: storie di innocenza perduta
La vita è bella di Roberto Benigni è un’opera unica nel suo genere. Vincitore di 3 Oscar, questo film italiano riesce a trattare il tema dell’Olocausto con un equilibrio straordinario tra leggerezza e dramma. La storia di un padre che protegge il figlio dagli orrori del campo di concentramento attraverso il gioco è una lezione universale di amore e speranza.

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In una prospettiva diversa, Il figlio di Saul di László Nemes presenta il tentativo disperato di un sonderkommando di dare degna sepoltura al corpo di un ragazzo che crede essere suo figlio. Girato con una regia ravvicinata e angosciante, il film immerge lo spettatore nel caos dei campi, mostrando come un gesto di umanità possa resistere anche nel cuore della tragedia.

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Anche Il bambino con il pigiama a righe affronta la Shoah dal punto di vista dell’infanzia, raccontando l’amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista e un bambino ebreo rinchiuso in un campo. Con il suo finale straziante, il film evidenzia l’assurdità e la crudeltà del nazi...

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