Undici anni di battaglie legali per vedersi riconosciuto un diritto incontrovertibile da quello Stato che aveva servito per anni prima di un drammatico incidente stradale. Alla fine la Corte d’Appello di Roma ha ribaltato le precedenti sentenze e ha riconosciuto come “vittima del dovere” un carabiniere coinvolto in un’operazione anticrimine il 4 giugno 2014: quel giorno l’allora militare, mentre si recava sul luogo del crimine, fu speronato violentemente da un’auto, riportando gravissime lesioni: trauma cranico, fratture cervicali e al bacino, con conseguenze permanenti.
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