Viaggio a Grado e Aquileia: 5 cose da non perdere in un fine settimana

IO DONNA 2025-09-09

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Se abbiamo a disposizione tre giorni e vogliamo fare un viaggio che sia il mix perfetto tra cultura e natura, Grado e Aquileia in Friuli Venezia Giulia fanno al caso nostro: ricche di storia, di biodiversità e di buon cibo. Ecco cosa non perdere tra curiosità e meraviglie, raccontate con passione da chi vive quotidianamente questi luoghi.

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Passeggiare nell’Isola della Cona - Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo
«L’Isola della Cona è la parte finale della Riserva Naturale Foce dell’Isonzo ed è una riserva di zone umide in cui ovviamente l’acqua la fa da padrone», racconta la biologa naturalista Letizia Kozlan. «Parliamo sia di ampie zone di acqua dolce, sia di un mosaico di ambienti composti da zone d’acqua salata con profondità diverse, nonché boschi umidi. In questa riserva naturale vivono molte specie legate animali. Oltre a diverse famiglie di pesci, di anfibi, di rettili d’acqua, testuggini di palude e bisce d’acqua che si vedono molto spesso negli stagni e vanno a predare gli anfibi, l’area è molto importante per tante specie di uccelli. Grazie ai cavalli Camargue, poi, riusciamo a mantenere delle aree aperte, perché questi animali fungono da "tagliaerba" e permettono a diverse specie di uccelli che fanno i loro nidi a terra di vedere i predatori a distanza».

[caption id="attachment_2325001" align="aligncenter" width="1024"] Cavalli Camargue e volatili nell'Isola della Cona (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Viaggio a Grado e Aquileia: un giro in barca nella laguna
«La laguna è un cosiddetto ambiente di transizione», spiega la guida naturalistica Matteo Skodler. «È un via di mezzo tra l’ambiente marino e l’ambiente terrestre. Si dice che dovrebbe essere nata intorno al V secolo, quindi non è da tanto che esiste, e che si sia formata grazie all’ingressione marina. Gli uccelli più rappresentativi di questo ambiente sono i laridi, quindi tutti i gabbiani, le rondini di mare, quindi le sterne, la sterna comune ma anche il più raro fraticello, e anche tutti gli uccelli limicoli, che sono tutti quegli uccelli che sfruttano le basse piane di marea per potersi alimentare».

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Visitare l’Isola di Barbana e il suo santuario
«Barbana è l’isolotto che si trova nella laguna di Grado, dove c’è il famoso Santuario Mariano», racconta la guida turistica Antonella Comelli. «La tradizione di Barbana è molto antica, si fa risalire ai tempi dell’eremita Barbano, vissuto nel VI secolo, che avrebbe trovato sul futuro isolotto di Barbana una scultura naturale, ossia un pezzo di legno lavorato dal vento e dall’acqua, con l’immagine di Maria. Ritenendolo un evento prodigioso e miracoloso chiese all’allora patriarca di Aquileia di poter erigere una cappella nel luogo di rinvenimento».

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Camminare nella storia ad Aquileia
«Il decumano di Aratria Galla è una delle poche strade integre visibili dell’antica Aquileia», spiega la guida turistica Anna Sairu. «In qualche caso, come quello di questo decumano, abbiamo qualcosa di integro perché i romani stessi avevano fatto un investimento per tenerlo un po’ meglio, ed è grazie ad una donna romana. Sono stati rinvenuti dagli archeologi due cippi che ricordano la storia di Aratria Galla, figlia di una famiglia di industriali, oggi diremmo nel campo dell’edilizia, volle fare una donazione alla sua città. Anche per avere maggiore consenso nei confronti della sua famiglia, devolse una parte dei suoi beni per riqualificare e ripavimentare la strada forse più importante della città».

[caption id="attachment_2325221" align="aligncenter" width="1024"] Decumano di Aratria Galla ad Aquileia (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]

Imperdibile anche la visita ai resti del Porto Fluviale di Aquileia. «Sul fiume nel quale “camminiamo” noi fecero le strutture del porto», prosegue la guida. «La logica era avere un doppio piano di appoggio merci, le rampe per accedere all’ingresso diretto in città e i magazzini arretrati, dove si vede chiaramente la spalla del muretto. È una situazione di diverse centinaia di metri di lunghezza, quindi quello di Aquileia è uno dei porti fluviali più grandi e strutturati al tempo dei romani. Sicuramente Ostia Antica è la capofila, però le strutture di Aquileia sono sicuramente tra le maggiori».

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