La Regina è stata incoronata. Katia Buchicchio è la nuova Miss Italia 2025. Occhi chiari, capelli castani e accento potentino: è la prima volta nella storia del concorso che la vincitrice proviene dalla Basilicata. «Spero di portare questo titolo con onore. Il mio obiettivo è portare avanti gli studi, la mia priorità è questa», ha dichiarato la 18enne – originaria di Anzi (Potenza) – a LaPresse poco dopo la proclamazione. Studentessa di Odontoiatria a Roma, ha conquistato la giuria con la sua grazia naturale e con un dettaglio assolutamente inedito per una Miss Italia: l’apparecchio ai denti. Nessuna reginetta, prima di lei, aveva calcato il palco con un sorriso così autentico, lontano dai canoni patinati a cui il concorso ci aveva abituati. A condurre la serata è stata Nunzia De Girolamo, mentre in giuria sedevano, tra gli altri, Alba Parietti e Francesca Pascale. Sul podio, accanto a Katia, anche Asia Campanelli (Miss Marche) e Fanny Tardioli (Miss Umbria).
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Katia Buchicchio, da Miss Basilicata e Miss Italia
«Paziente e rispettosa, legata alle tradizioni e alla sua terra. Caparbia e determinata, non si ferma di fronte alle difficoltà e ha vissuto questa esperienza come un gioco». Così la descrive la mamma. Nonostante la corona, Katia non ha intenzione di abbandonare gli studi: dopo il liceo scientifico si è trasferita a Roma per inseguire il sogno di diventare odontoiatra. «Continuerò l’università – ha detto – e porterò con orgoglio in alto il nome della mia regione». Il percorso di Katia verso la corona è cominciato il 31 agosto a Melfi, quando ha conquistato il titolo di Miss Basilicata. In tutte le tappe, la giovane è stata seguita dal padre – «il mio manager», lo ha definito commossa – e sostenuta dalla madre e dalla sorella Lucrezia.
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Abbiamo ancora bisogno di Miss Italia nel 2025?
Stupisce che un concorso nato 85 anni fa, quando l’Italia usciva dalla guerra, riesca ancora a catalizzare l’attenzione del nostro Paese. Perchè ne abbiamo ancora bisogno? Prima di diventare Miss Italia, il concorso di bellezza si chiamava 5000 lire per un sorriso. Fino agli anni 60' (poco prima dell''affermazione del movimento femminista) rimase una gara fondata su uno stereotipo di bellezza estetica femminile. Con il passare del tempo, il concorso si è adattato alla società ed è stato costretto ad evolvere verso il "politicamente corretto". Oggi, Miss Italia prova a essere un evento che celebra diversità ed empowerment femminile, selezionando le concorrenti non solo per l’aspetto esteriore, ma anche per qualità personali, talenti e ambizioni.
Resta comunque una gara che divide: c’è chi la considera anacronistica, e chi la difende come patrimonio culturale. La sfida per il futuro sarà continuare a evolversi, abbandonando definitivamente la natura di vetrina espositiva per diventare un vero contesto di opportunità per giovani donne in cerca di emancipazione e uguaglianza.