«Siamo in piazza perché antisionismo è antifascismo, il movimento dei lavoratori che si è mosso il 22 settembre è antirazzista, è contro la guerra ed è antifascista, questa invece è una strumentalizzazione arrivata dal governo Meloni che viene da una famiglia neofascista, dove si vuole cavalcare l'odio dell'antisemitismo. Qui c'è un grande movimento della pace che dice ai fascisti che devono tornare a casa, i fascisti che sono gli eredi di quello che hanno subito i nostri nonni e i primi nemici dei sindacati». Con queste parole Federico Serra di Usb spiega le ragioni che hanno portato un centinaio di persone, tra la sigla sindacale, Cambiare Rotta e Potere al Popolo, a radunarsi in presidio in Porta Lame a Bologna per «continuare a sostenere Gaza" e, soprattutto, per contrastare la manifestazione "antisionista" organizzata da Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, in piazza della Pace nel quartiere di Saragozza. Tra i cori «fuori i fascisti da Bologna», e «blocchiamo tutto», con le bandiere della Palestina in mano, il presidio ha poi iniziato a sfilare in corteo in direzione piazza della Pace.