Alla Paris Fashion Week 2026 la nostalgia anni ’50 incontra l’avanguardia. Rabanne ha presentato la collezione primavera-estate 2026, un inno alla libertà estiva che mescola costumi couture, riflessi metallici e dettagli balneari. La passerella si è trasformata in un racconto di mare e città, tra bikini strutturati, gonne destrutturate e accessori scultura che rievocano la leggerezza delle pin-up ma con l’energia di un futuro visionario.

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Moda mare rétro con spirito urbano
Il cuore della collezione è la rivisitazione della moda mare anni ’50, tra bikini a balconcino e costumi dal taglio sartoriale. Oggi questi pezzi diventano protagonisti urbani: i bikini compaiono sotto abiti trasparenti, i pantaloni neoprene vengono reinterpretati in chiave sofisticata. Le gonne a matita si abbassano sui fianchi, abbinate a maxi-cinture scenografiche.



 










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L'idea del direttore creativo Julien Dossena
«Sono cresciuto in Bretagna, vicino al mare, e volevo riportare quella sensazione di spiaggia, improvvisata e libera», ha spiegato Julien Dossena, direttore creativo di Rabanne. Una dichiarazione che si traduce in camicie annodate, tessuti fluidi e ricami floreali ispirati alle cuffie da nuoto, mentre motivi tropicali e stampe vivaci raccontano l’euforia dell’estate.

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Riflessi metallici e richiami Space Age
L’omaggio al DNA futurista della maison si legge nelle minigonne in metallo dorato e argentato che tintinnano come sculture in movimento. Rouches argentate sbucano da abiti giallo sole, mentre borse lucide ricordano la carrozzeria di un’auto sportiva. Le calzature diventano protagoniste: sandali con foglie metalliche, flip-flop bicolore e stivaletti surf rivisitati per la città.

[caption id="attachment_2646636" align="aligncenter" width="1024"] Una modella alla sfilata Paco Rabanne PE 2026[/caption]

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Tra mare e città: Rabanne PE 2026
Tra gioielli a forma di frutti, collane con cubetti di ghiaccio e gonne destrutturate annodate sui fianchi, la collezione si muove tra richiami balneari e interpretazioni urbane. L’insieme mette in dialogo la nostalgia della moda mare anni ’50 con elementi tecnologici e materiali innovativi, delineando una proposta che guarda alla stagione estiva 2026 con un linguaggio personale e riconoscibile.