Marco Bellocchio, la cittadinanza onoraria a un maestro del cinema: «Amo questo paese»

Corriere della Sera 2025-11-02

Views 29.5K

«Mi ha fatto davvero piacere ricevere la cittadinanza onoraria di Barbarano Romano. Ormai sento un’attrazione per questo paese: in qualche modo mi ricorda la mia Bobbio. Più volte ho pensato di venire a girare qui, ma serve una storia e un’idea. Spero, prima o poi, di poterlo fare: Barbarano offre immagini molto belle, che meritano di essere raccontate». Parola di Marco Bellocchio, insignito della cittadinanza onoraria di Barbarano Romano, il borgo della Tuscia viterbese scelto insieme a Marco Müller (in video collegamento da Shanghai) come rifugio creativo, luogo d’ispirazione e di silenzio.Un riconoscimento conferito a entrambi all’interno de Il senso di un paese, festival antropologico e sociale del buon vivere coordinato dal regista Gianfranco Pannone, per il loro contributo alla cultura e per il profondo legame con il territorio.Sul tema dello spopolamento dei piccoli comuni, Bellocchio osserva: «Mi sembra che la fase più critica sia passata. Anzi, oggi si nota un certo movimento di ritorno, anche se parziale. Con i mezzi di comunicazione di cui disponiamo è possibile lavorare ovunque, anche da qui. Questo facilita il rapporto con il territorio. Certo, un film lo giri a Barbarano solo se la storia nasce a Barbarano… altrimenti lo giri nel resto del mondo», scherza il regista. Emiliano, classe 1939, romano d’adozione, quest’anno festeggia sessant’anni di carriera cinematografica, segnata da un decisivo impegno civile e sociale fin dall’esordio con I pugni in tasca (1965). Emozionato, tra ricordi e aneddoti, chiude con una battuta sulla viabilità: «Però, se raddoppiassero la Cassia, si arriverebbe più presto a Barbarano».

Share This Video


Download

  
Report form