Una tragedia sconvolgente ha colpito la musica internazionale: Jubilant Sykes, celebre cantante lirico statunitense, è stato ucciso dal figlio nella sua casa di Santa Monica. L’artista, 71 anni, star dei palchi mondiali e voce amata della scena lirica, è stato trovato senza vita dagli agenti intervenuti dopo una segnalazione di aggressione.
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Jubilant Sykes ucciso dal figlio: cos’è successo
A essere arrestato sul posto è stato Micah Sykes, 31 anni, figlio del cantante, individuato all’interno dell’abitazione e fermato come principale sospettato. Secondo il Dipartimento di Polizia di Santa Monica, gli agenti sono intervenuti intorno alle 21:20, dopo una chiamata al 911 che segnalava un’aggressione in corso. «All’interno hanno trovato un uomo di 71 anni, identificato come Jubilant Sykes, con ferite gravi compatibili con un accoltellamento», riporta la nota ufficiale.
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La carriera di Jubilant Sykes
Nato e cresciuto a Los Angeles, Jubilant Sykes aveva costruito una carriera unica per estensione e versatilità. La sua voce duttile lo aveva portato sui palcoscenici più prestigiosi: dal Metropolitan Opera al Carnegie Hall, dal Kennedy Center all’Apollo Theater, fino all’Hollywood Bowl. Nel corso della sua attività artistica ha collaborato con nomi illustri come Julie Andrews, Renée Fleming, Josh Groban, Carlos Santana, Brian Wilson, Patrice Rushen e Terence Blanchard, spaziando tra musica classica, gospel, jazz e contemporanea.
La sua nomination ai Grammy arrivò nel 2010, grazie alla partecipazione alla registrazione della Mass di Leonard Bernstein. Sykes aveva lavorato anche nel cinema e in televisione, apparendo in produzioni come Freedom (2014) e The Descent (2023).
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La famiglia, i problemi di salute mentale del figlio, l’addio dei colleghi
Pur essendo un artista di fama internazionale, Jubilant Sykes aveva sempre mantenuto grande riservatezza sulla sua vita privata. Era sposato con Cecelia, sua compagna fin dall’infanzia, e insieme avevano costruito una famiglia molto unita. La coppia aveva tre figli, tra cui Micah, il maggiore, che in passato la stessa famiglia aveva descritto come affetto da problemi di salute mentale. Secondo documenti giudiziari del 2017, il giovane era stato coinvolto in episodi di comportamento instabile e aggressivo, tanto che una donna aveva ottenuto un ordine restrittivo dopo aver denunciato atteggiamenti minacciosi. In quell’occasione, Micah era stato anche sottoposto a un fermo psichiatrico temporaneo.
Una storia complessa che oggi torna tragicamente al centro, mentre le autorità continuano le indagini e il caso è stato già inoltrato alla Procura della Contea di Los Angeles per la formalizzazione delle accuse.
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La comunità musicale ha espresso profonda commozione per la scomparsa del baritono: colleghi e amici ricordano una voce unica, una sensibilità artistica rara e una presenza scenica capace di unire pubblici e generi diversi. Una carriera che aveva reso Jubilant Sykes una figura amatissima e rispettata, lasciando un vuoto profondissimo nel mondo della musica e tra coloro che lo hanno conosciuto.