L'onda lunga dello scandalo Epstein non risparmia nemmeno la Scandinavia. Dopo aver travolto i Windsor, le rivelazioni sul defunto finanziere accusato di traffico sessuale arrivano a toccare la casata dei Bernadotte. Al centro della tempesta c'è la principessa Sofia di Svezia, moglie del principe Carlo Filippo, il cui nome compare in una serie di email scambiate tra Epstein e l'imprenditrice svedese Barbro Ehnbom. Documenti che hanno costretto la Corte Reale a una rapida e imbarazzata conferma.
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Sofia di Svezia e Jeffrey Epstein: perché se ne parla adesso?
Lo scandalo è esploso improvvisamente a causa di una coincidenza di rivelazioni. Tutto è partito martedì 9 dicembre, quando il quotidiano svedese Dagens Nyheter ha pubblicato lo scambio di email incriminato, portando alla luce i contatti tra la Principessa e il finanziere. Ma il contesto è globale: proprio venerdì, i Democratici della Commissione di sorveglianza della Camera Usa hanno diffuso una novantina di nuove foto inedite tratte dall'archivio di Epstein, che lo ritraggono con potenti del calibro di Donald Trump e Bill Clinton. Un clima di rinnovata attenzione mediatica che ha reso la posizione della monarchia svedese ancora più delicata.
[caption id="attachment_2460719" align="aligncenter" width="683"] Sofia di Svezia con il marito, il principe Carlo Filippo (Photo by Michael Campanella/Getty Images)[/caption]
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«È la ragazza di cui ti ho parlato»
I fatti contestati risalgono al 2005, dieci anni prima che l'ex modella e star dei reality sposasse il figlio del re. All'epoca, Sofia Hellqvist era una ventenne appena arrivata a New York in cerca di fortuna. A introdurla nel cerchio di Epstein fu Barbro Ehnbom, figura nota per supportare le giovani donne nel business.
In una mail del dicembre 2005, l'imprenditrice scriveva a Epstein allegando una foto di Sofia: «Lei è Sofia, un'aspirante attrice appena arrivata a New York. È la ragazza di cui ti ho parlato prima di partire e che pensavo ti sarebbe piaciuto conoscere». La proposta si chiudeva con una richiesta di incontro: «Forse possiamo farti visita prima che tu vada in vacanza?».
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Sofia di Svezia invitata ai Caraibi da Epstein: la replica del Palazzo
La risposta di Epstein non si fece attendere e fu un invito diretto verso quella che oggi è nota come l'isola degli orrori, Little Saint James: «Sono ai Caraibi. Vuole venire per un paio di giorni? Le mando un biglietto».
Di fronte alla pubblicazione di questi scambi, la Corte Reale svedese non ha potuto tacere. Il Palazzo ha confermato che la principessa «è stata presentata alla persona in questione in alcune occasioni intorno al 2005», precisando però che l'invito ai Caraibi fu rifiutato. La nota ufficiale sottolinea con forza che «la principessa non ha avuto alcun contatto con Epstein per 20 anni» e smentisce categoricamente che il finanziere abbia aiutato Sofia a ottenere visti o corsi di recitazione.
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L'assenza sospetta ai Nobel
La tempistica dello scoop è stata impietosa. La notizia è esplosa proprio mentre la famiglia reale si apprestava a partecipare alla prestigiosa cerimonia dei Premi Nobel a Stoccolma. Sofia non si è presentata alla serata, lasciando il marito Carlo Filippo solo con i genitori e le sorelle, alimentando ulteriormente il clamore mediatico.
[caption id="attachment_2691708" align="aligncenter" width="1024"] Sofia di Svezia alla cerimonia dei Premi Nobel 2024 (Photo by David NIVIERE/ABACAPRESS.COM)[/caption]
Per la principessa, che ha faticato anni per farsi accettare dai sudditi e ripulire la sua immagine dalle foto osé del passato (celebre quella con il boa constrictor), questo è un duro colpo. In un'intervista del 2018 aveva raccontato il dolore per il bullismo subito: «Sono stata accolta da un'enorme tempesta di odio». Oggi, quel passato torna a bussare alla porta del Palazzo Reale, portando con sé l'ombra inquietante di Jeffrey Epstein.