Che differenza c'è tra essere fedeli ed essere monogami?

IO DONNA 2025-12-15

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Quando si parla di amore e relazioni, spesso si usano i termini fedeltà e monogamia come se fossero sinonimi. E invece, secondo la scienza, non lo sono. Lo conferma uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society: Biological Sciences, guidato dall’antropologo evoluzionista Mark Dyble dell’Università di Cambridge. Lo studio ha confrontato i dati genetici di 103 nuclei familiari umani con quelli di 34 specie di mammiferi. L’obiettivo? Misurare quanto ciascuna specie sia davvero “monogama” dal punto di vista genetico e stabilire il posto degli esseri umani in questa classifica.

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Monogamia: il legame genetico e riproduttivo
La monogamia si riferisce a una struttura genetica e riproduttiva. In termini biologici, significa che gli individui si riproducono con un partner esclusivo, creando una relazione genetica stabile tra i genitori e i loro discendenti. Gli autori definiscono monogami gli animali che mantengono un unico compagno per almeno una stagione di accoppiamento, prendendosi anche cura della prole. Mentre gli animali poligami intrattengono più relazioni contemporaneamente, lasciando solo alla femmina il carico della cura della prole.
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Monogamia sociale vs monogamia genetica
Il dato più interessante emerso dallo studio è che monogamia sociale e genetica non coincidono sempre. La monogamia sociale (in pratica quello che la società intende per fedeltà) si riferisce alla vita quotidiana: coppie che condividono casa, affetti e responsabilità. La monogamia genetica, invece, si basa sui figli biologicamente condivisi. In pratica, una coppia può sembrare perfettamente fedele nella vita di tutti i giorni, ma avere figli da partner diversi. 
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Gli esseri umani nel “campionato” della monogamia
Secondo lo studio, gli esseri umani si collocano al settimo posto tra le specie più monogame dal punto di vista genetico: circa il 66% dei fratelli condividono entrambi i genitori. Meglio di molte specie considerate fedeli, come i suricati, ma dietro ai veri campioni della monogamia genetica, come i castori e i topi cervi della California. Ciò significa che, pur mostrando cooperazione e cura reciproca nella vita quotidiana, gli esseri umani non sono tra le specie più fedeli sul piano genetico.
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La fedeltà non è una questione genetica
Gli studiosi sottolineano che per gli esseri umani la monogamia sociale è più rilevante della genetica. Crescere figli richiede collaborazione, risorse e impegno di entrambi i genitori, anche perchè avere due persone coinvolte aumenta le probabilità di sopravvivenza e successo dei figli. In questo senso, la fedeltà quotidiana, emotiva e pratica ha un valore spesso superiore alla pura monogamia genetica. La vera lezione per le relazioni umane? Più del DNA contano cura, cooperazione e affetto quotidiano.

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