Col turno delle 6, stamattina è ripresa la produzione alla Sata di Melfi, dopo la sospensione dello sciopero dei lavoratori della Plastic Components e della Sistemi sospensione, le 2 aziende dell'indotto Fiat che da più di una settimana protestavano contro il mancato rinnovo di 70 contratti a termine in scadenza e l'ipotesi di sostituzione con lavoratori dello stabilimento della Fiat di Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli. Venerdì scorso la Magneti Marelli aveva comunicato che intendeva rinnovare i settanta interinali fino al 31 luglio, ma le trattative si erano interrotte perchè i sindacati chiedevano anche il rinnovo di altri 13 contratti, scaduti a metà maggio. Alla risoluzione della vertenza dell'indotto Fiat si è giunti in nottata; l'accordo, a termine dell'incontro convocato dall'assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, con i vertici del Consorzio ACM (che riunisce le principali aziende dell'indotto), la Magneti Marelli, di cui fanno parte le aziende interessate dalla protesta per il mancato rinnovo di alcuni contratti degli interinali i sindacati ed il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano, prevede la ricollocazione dei 13 lavoratori interinali senza contratto, presso altre aziende dell'indotto Fiat. Uniche condizioni poste dai vertici aziendali la ripresa immediata della produzione, come ricordiamo avvenuta col primo turno di oggi, e di quella perduta. L'accordo è stato accettato da Fiom,Film,Fismic, Uilm,CGIL, Cisl, rappresentanze sindacali unitarie, rappresentanti degli interinali, con qualche riserva circa le modalità di riassunzione dei lavoratori e il recupero delle ore di lavoro perse. Per discutere con gli operai, hanno fatto sapere i sindacati,saranno organizzate delle riunioni a conclusione di ogni turno. Ma l'accordo raggiunto a Melfi fa insorgere Mirafiori. "La Fiat riporti qui la produzione della Grande Punto", protestano i lavoratori torinesi. "Noi siamo in cassa integrazione, mentre a Melfi vengono richiesti straordinari in quantità tale che non potranno essere soddsfatti", spiega una nota del sindacato Fismic Piemonte. Servizio di Giovanna Colangelo.