Ha detto che Natuzza gli è apparsa in sogno il vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, nell'omelia della celebrazione religiosa che si è svolta nel piazzale della chiesa dedicata alla Madonna nel primo anniversario della morte della "mistica" di Paravati. Migliaia di persone che fanno parte dei cenacoli di preghiera provenienti da tutta la Calabria ma anche da fuori regione e dall'estero, assieme a tanti personaggi anche noti, hanno gremito lo spazio antistante l'edificio della fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime per partecipare alla funzione religiosa. Il pellegrinaggio dei fedeli davanti al Santuario era iniziato già da ieri pomeriggio. Mons. Renzo, raccontando del suo sogno ai fedeli, ha detto di essere rimasto molto turbato perché Natuzza gli era apparsa accigliata, fino al punto di svegliarsi di soprassalto. Per giorni, ha detto, si è interrogato sul senso di quel sogno che lo aveva angosciato. Il vescovo ha aggiunto che un giorno, mentre stava pregando, ha sentito dentro di sé la voce di Natuzza che gli diceva di stare tranquillo perché chi gli era apparso in sogno non era lei ma il demonio. Il vescovo di Mileto, nell'omelia, definendo più volte Santa la mistica di Paravati, ha ricordato che tra quattro anni si potrà avviare il processo di beatificazione per questa donna di umili origini, amata da persone di tutti i ceti e le condizioni sociali e che, da bambina, ha ricevuto il dono delle stimmate e della bilocazione e la possibilità di dialogare con i morti. "Mi auguro - ha detto il sindaco di Mileto, Vincenzo Varone - che fra quattro anni si avvierà la fase di beatificazione per questa donna straordinaria, faro di luce per il mondo intero e che ha portato alla conversione migliaia di persone attratte dal suo carisma".
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