Un'operazione della Dia per l'esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare è in corso a Reggio Calabria ed in provincia contro affiliati alle cosche Libri e Condello, componenti di un'organizzazione che secondo gli inquirenti avrebbero controllato e si sarebbero spartiti gli appalti per l'esecuzione di lavori pubblici, tra il 2003 ed il 2007, dividendosi un totale di cinque milioni di euro di commesse della Provincia, del Comune ed altri enti di alcuni centri dell’hinterland. Destinatari delle oridinanze sei affiliati ai due clan e un imprenditore, mentre nei confronti di altri trenta imprenditori accusati di aver costituito un cartello per la spartizione degli appalti, la Direzione distrettuale antimafia reggina ha chiesto e ottenuto misure interdittive. Gli appalti pilotati sarebbero circa undici: dalla realizzazione della rete fognaria a quella di illuminazione fino alla manutenzione stradale. Le indagini che hanno portato all'operazione denominata "Entourage" sono durate due anni ed agli arrestati sono contestati i reati di associazione mafiosa, estorsione e danneggiamento aggravati, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi. I nomi degli arrestati Gli arrestati sono Francesco Ranieri, di 61 anni, accusato di essere un affiliato alla cosca Condello, ed Antonino Votano (44), Stefano Pasquale Suraci (53) e Francesco Gregorio Quattrone (53), presunti affiliati alla cosca Libri. Altri due arrestati sono il costruttore reggino Pietro Siclari, di 63 anni, accusato di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, e Antonio Cutrì (38), che risponde di rapina aggravata, ricettazione e detenzione e porto abusivi di armi. La settima ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a Pasquale Buda, di 54 anni, presunto esponente della cosca Condello, già detenuto per altra causa.
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