http://www.pupia.tv - Napoli - Un Comune nuovo, più efficace e più efficiente. Questa la riforma della nuova macchina organizzativa del Comune di Napoli presentata questa mattina in sala giunta di palazzo San Giacomo a Napoli dal sindaco Luigi De Magistris, il direttore generale Silvana Riccio e il capo di Gabinetto Attilio Auricchio. Accorpamento dei servizi e risparmio dei costi in particolare del personale che complessivamente hanno permesso di risparmiare nell'ultimo anno 5milioni di euro. Questo grazie, ha spiegato il sindaco De Magistris, all'eliminazione degli incarichi esterni dirigenziali, mentre si è preferito puntare sulla concentrazione delle dirigenze amministrative, alla semplificazione amministrativa e al forte contrasto all'evasione fiscale. Tra le principali novità non solo la semplificazione nell'individuazione per il cittadino del responsabile dell'azione amministrativa, ma soprattutto la concentrazione in otto sole direzioni centrali welfare, servizi finanziari, patrimonio, sviluppo economico e mercato del lavoro, cultura turismo e sport, infrastrutture, lavori pubblici e mobilità, pianificazione del territorio, e ambiente. Un riassetto della macchina comune voluta dal sindaco De Magistris motivata ha spiegato dall'ottica di un governo del cambiamento che ha anche annunciato futuri prepensionamenti e una maggiore valorizzazione dei più giovani troppo spesso sottoimpiegati. Rispetto alla precedente macrostruttura, la nuova organizzazione si caratterizza per essere nel complesso più snella. Al posto di 10 Direzioni Centrali (a loro volta articolate in servizi), 7 Dipartimenti (a loro volta articolati in servizi), 3 Servizi autonomi, per un totale di 20 strutture organizzative di massimo livello, la nuova struttura si articola in 8 Direzioni Centrali, 5 Servizi autonomi e 3 Dipartimenti, per un totale di 16 unità. Tale riduzione ha riguardato anche le Municipalità, passate dal precedente modello a 5 servizi (Direzione, 2 servizi amministrativi e 2 servizi tecnici) ad un modello organizzativo che prevede l'articolazione in una direzione di Municipalità e due servizi, uno amministrativo e l'altro tecnico. Nel complesso, si è passati da 223 a 151 strutture organizzative. L'intervento di riorganizzazione è stato pensato soprattutto in termini di semplificazione organizzativa, attraverso: l'accorpamento di funzioni analoghe all'interno della medesima struttura; la soppressione di alcune strutture organizzative; la ricollocazione di strutture nell'ambito della Macrostruttura, superando in parte la precedente logica delle Direzioni solo «tecniche» o solo «amministrative», in modo da rendere le decisioni maggiormente organiche e consapevoli; l'individuazione di modalità innovative per governare alcune funzioni che rivestono carattere trasversale rispetto a tutta la macrostruttura. (24.07.12)