Il 25 giugno è una data che entrerà di diritto negli annali della lotta alla criminalità organizzata dello Stato Italiano grazie all'arresto in Francia del Boss latitante Giuseppe Falsone, originario di Campobello di Licata e voluto da Bennardo Provenzano a capo delle cosche mafiose dell'agrigentino. Dalle finestre della Questura di Agrigento ieri pomeriggio gli agenti hanno brindato con soddisfazione per il lavoro svolto. L'operazione che ha portato alla cattura di Giuseppe Falsone è stata condotta dagli agenti delle squadre mobili di Agrigento guidati da Alfonso Iadevaia e di Palermo. La direzione è stata affidata al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Falsone tra i trenta latitanti più pericolosi era ricercato dal 1999. Il 40enne boss è accusato di associazione mafiosa , omicidi e traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell'interpol gli davano la caccia in campo internazionale dal 2004, ma ieri la fuga del campobellese si è arrestata a Marsiglia, la città in cui Bennardo Provenzano, durante la sua latitanza, si era recato per delle cure ospedaliere. Stava rientrando a casa Giuseppe Falsone, di sicuro non pensava che ad attenderlo c'erano gli agenti. Non appena è stato bloccato ha subito negato di essere Giuseppe Falsone, presentando ai poliziotti una carta di identità falsa. Forte di alcuni interventi di chirurgia plastica volti a renderlo irriconoscibile, ha cercato di far valere le sue ragioni, ma ci ha pensato la prova delle impronte digitali ad inchiodare Falsone. Secondo gli inquirenti l'ex superlatitante a Marsiglia stava per aprire un'impresa di costruzioni, qualche mese fa in Italia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento agli ordini del Colonnello Mario di Iulio, nell'ambito dell'operazione antimafia denominata Apocalisse avevano sequestrato beni per 30 milioni di euro riconducibili al Boss di Campobello di Licata. Alcune dichiarazioni sull'operazione sono state fornite dal Questore di Agrigento Girolamo Di Fazio che ha parlato del fondamentale ausilio nelle indagini delle intercettazioni telefoniche ed ambientali. Poi il Questore della Città dei Templi ha dichiarato:"Abbiamo messo insieme molti tasselli e alla fine siamo intervenuti con la certezza che si trattava proprio di lui". Da indiscrezioni la polizia non ha fatto irruzione nel covo utilizzato da Falsone ma gli agenti hanno atteso che lo stesso uscisse di casa. I particolari della cattura sono stati forniti oggi dal procuratore capo della DDa di Palermo Francesco Messineo nel corso di una conferenza tenutasi nel capoluogo di Regione. Ed in merito all'arresto di Giuseppe Falsone, innumerevoli sono gli attestati di ringraziamento alle forze dell'ordine ed alla Magistratura per il duro colpo inflitto alla mafia. "Oggi -- ha dichiarato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano - è una giornata felice per l'Italia, per la Sicilia e per la provincia di Agrigento". "Falsone - ha continuato il guardasigilli - è uno dei boss più spietati della nostra terra e adesso è stato catturato. Si afferma, ancora una volta, il primato dello Stato nei confronti dei latitanti ovunque si nascondano anche qualora si nascondano in località straniere come in questo caso"."Adesso lavoriamo alacremente - conclude Alfano - alla cattura di Matteo Messina Danaro". Le parole del Ministro degli Interni Roberto Maroni invece sono state: "Grazie al lavoro straordinario della Polizia, oggi e' stato inferto un altro eccezionale colpo alla criminalita' organizzata con l'arresto del venticinquesimo superlatitante inserito nella lista dei trenta dall'insediamento del governo". Soddisfazione anche da parte del Governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo che afferma:" "Rivolgo il plauso del governo della Regione alle forze dell'ordine per l'operazione che ha portato all'arresto in Francia di Giuseppe Falsone. A complimentarsi con gli uomini di Di Fazio, il prefetto di Agrigento Postiglione. Particolarmente entusiasta dell'arresto compiuto dagli uomini della Polizia è il Sindaco di Campobello di Licata Michele Termini, Città questa di origine di Giuseppe Falsone. Soddisfazioni vengono espressi anche dal segretario nazionale della UILPS Antonino Alletto e da quello provinciale Alfonso Imbrò.