Prima dell'avvento degli Sms e di facebook e quando ancora in Italia il livello di istruzione non era tale da consentire a tutti di scrivere una lettera, per gli innamorati uno dei modi per comunicare il proprio sentimento era la classica serenata. Indifferentemente, da Bolzano a Lampedusa, nel tempo, diverse generazioni di uomini si sono recati sotto le finestre delle loro amate per cantare la dichiarazione. Naturalmente l'evoluzione sociologica e comunicativa ha portato le nuove generazioni ad abbandonare le serenate , ma da qualche anno, la tradizione si sta riprendendo. Infatti molte coppie, specie in prossimità del matrimonio, chiamano dei musici per eseguire i brani classici del repertorio romantico. Di ricordi legati alla tradizione e della sua lenta ripresa, si è interessata anche la Rai che Sabato scorso ha inviato a Favara il giornalista Alfredo Conti per realizzare un servizio che sarà trasmesso su RAI TRE sabato prossimo 20 novembre alle ore 12,30. Il luogo scelto per le riprese televisive è stato il settecentesco Cortile Bentivegna, conosciuto ai più come " u curtigliu de setti curtiglia" dove la Compagnia di Canto e Musica Popolare ha eseguito le serenate del repertorio classico siciliano. Nel caratteristico cortile del centro storico, si sono rivissuti quei momenti che solo chi attualmente ha oltre i sessanta anni di età, può ricordare. La voce e la chitarra di Peppe Calabrese, la fisarmonica di Maurizio Piscopo, il mandolino di Mimmo Pontillo ed il contrabasso di Antonio Lentini hanno riportato alla luce quella che oltre mezzo secolo fa era una consuetudine. I brani proposti, scrupolosamente d'epoca, non erano stati composti dai loro autori con fini versi danteschi, ma le serenate siciliane colpiscono chi le ascolta perché, veniva musicate il linguaggio parlato correntemente, specie dalle classi sociali più umili. La Compagnia di Canto e Musica Popolare da diversi anni, attraverso un lungo lavoro di ricerca, porta in tutto il mondo, la musica tradizionale siciliana. L'ultima fatica dei 4 musici è il libro Cd "Serenate al chiar di luna". Sabato sera in Cortile Bentivegna c'era anche il signor Giuseppe Giunta. Quest'ultimo insieme a suo fratello, è stato uno dei tanti esecutori di serenate che un tempo c'erano a Favara. Tramandare e salvaguardare le tradizioni di un popolo non è un compito facile per quanti si impegnano giornalmente a farlo. In merito alle serenate, per chiudere, le sensazioni prodotte dalle note di un mandolino, a nostro parere, non potranno mai essere paragonate alle tante melodie disponibili sui telefoni cellulari.