http://www.pupia.tv - Napoli - Ha atteso una settimana esatta. Ma non ha dimenticato e oggi, nella conferenza stampa che precede l'amichevole di domani al San Paolo contro l'Olympiacos, Walter Mazzarri ha detto la sua verità sulla Supercoppa di Pechino, rispondendo punto su punto alle accuse che sono state mosse al suo Napoli. "In Cina siamo stati cornuti e mazziati", ha esordito Mazzarri che ha confessato di aver pensato "anche alle dimissioni" nel dopogara cinese. "E' stata una direzione di gara iniqua -- ha attaccato -- per applicazione delle regole. La nostra protesta non è contro la Juve, ma contro chi dovrebbe essere super partes. Gli arbitri ci hanno predicato tolleranza zero e noi in campo siamo stati corretti. Ma cosa dobbiamo dire quando Behrami subisce un rigore più netto di quello della Juve, quando ci ammoniscono mezza difesa con la partita iniziata da poco e quando un guardalinee fa espellere Pandev a fine partita che era lontano 20 metri. Ma ci sono tanti episodi che potrei cicitare perché la partita l'ho rivista attentamente. E perciò dico che non andare alla premiazione è stata la scelta migliore, per evitare strascichi di polemiche in campo. Sono stati usati due pesi e due misure. I direttori di gara devono stare più attenti, in una gara sono tutti uguali ed invece l'arbitraggio è stato iniquo nei confronti del Napoli". "Se sono qui a parlare è perché sono più carico di prima e voglio vincere nel modo giusto". E sul referto: "Viste le squalifiche -- ha aggiunto Mazzarri -- da Pechino usciamo cornuti e mazziati. Oltre al danno della partita abbiamo subito la beffa del referto arbitrale e delle squalifiche". Il tecnico azzurro non ha gradito neanche le parole pronunciate negli ultimi giorni dalla sponda bianconera, a cominciare da Carrera che aveva parlato di "caccia all'uomo" da parte dei giocatori azzurri, fino a John Elkann che aveva accusato il Napoli di scarso spirito olimpico. "Ho sentito dire -- ha risposto il tecnico livornese -- che non abb