Ruoppolo Teleacras - Una notte al fulmicotone

Bestiacane 2012-10-12

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Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 15 aprile 2008. Operazione della Dda e della Squadra mobile di Caltanissetta: 4 arresti per mafia ed estorsioni a Gela. Blitz della Digos e della Volanti durante la notte ad Agrigento: 5 arresti.
Ecco il testo:
E' stato il blitz '' High pressure '', che significa alta pressione. E due imprenditori di Gela sono stati pressati, vessati, ricattati. Loro, i quattro arrestati, si sarebbero presentati come ''amici degli amici''. Almeno dal settembre del 2007 in poi. I soldi per noi e per i compari detenuti, le famiglie, e per le feste, comandate e non. Adesso rispondono di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ed a tre dei quattro e' contestata anche l'aggravante di avere mafiato da sorvegliati speciali, quindi nonostante fossero bersagliati da una misura di prevenzione. Sono i gelesi Giuseppe Alessandro Antonuccio, 29 anni. Alfonso Terlati, 25 anni. E Salvatore Cavallo, 26 anni. Il mandato di cattura e' stato notificato in carcere ad Angelo Fiorisi, 41 anni. Le indagini della Squadra mobile di Caltanissetta, capitanata da Marco Staffa, il Commissariato di Gela, e la Procura presso la Direzione distrettuale antimafia nissena. Antonuccio, Terlati, Cavallo e Fiorisi sono ritenuti affiliati alla Stidda di Gela, storicamente in guerra con il clan di Cosa nostra di Madonia e poi alleata. Le estorsioni per conto e con il metodo della mafia, altra aggravante. Pesanti minacce. Una tangente come contributo o regalo. Due imprenditori nel mirino. Una delle due vittime avrebbe sborsato mille e 500 euro. Poi, altra richiesta, 20mila euro. Fallita. Si' perche' un imprenditore ha ritardato il pagamento. Nel frattempo, i poliziotti si sono accorti di movimenti sospetti dentro le aziende dei due. I 4 arrestati sono stati piu' volte sorpresi a bazzicare nei dintorni. Gli appostamenti, le intercettazioni ambientali, e le prove schiaccianti. Secondo il Procuratore capo, Sergio Lari, ''il blitz '' High Pressure'' ha stroncato sul nascere un tentativo di riorganizzazione della Stidda di Gela, dopo colpi e batoste giudiziarie''. I due imprenditori strozzati hanno ammesso le pressioni del racket ed hanno collaborato alle indagini. E dalla provincia di Caltanissetta ad Agrigento, durante la notte. Lui e' Carlo Mossuto ed e' il capo della Digos. Lui e' Corrado Empoli ed il e' capo della Squadra Volanti. Pensate, i due, armi in pugno, a correre, tra le strade del centro storico della citta'. In piazza San Pietro. Dietro Porta di Ponte. Luogo di raduno e di rifugio per tanti extracomunitari. Poco prima della mezzanotte. Le pantere della polizia. Grida e urla. 15 stranieri che si picchiano. Una rissa furibonda. L'intervento. Il blitz. La fuga dei rissanti, a perdifiato, tra i vicoli, verso la via Atenea. Poi la cattura. Alcuni hanno resistito e aggredito i poliziotti. Altri hanno minacciato la polizia brandendo un collo di bottiglia spezzato. Altri sono stati ricoverati al Pronto soccorso e poi reclusi al carcere Petrusa, dove adesso sono detenuti 2 tunisini, Abdelaziz Mahfoudhi 34 anni, e Nasseur Hamzaoui 24 anni. E tre marocchini, Mohamed Zahri Si 32 anni, Abdililah Bougana 29 anni, ed Abdelfatah Fettah 26 anni. Una notte movimentata, al fulmicotone. Una radicale e violenta presenza sul territorio dei poliziotti della Digos e della Volanti. Un pattugliamento inesorabile, la micro criminalita' senza scampo.

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