CARSULAE. AREA ARCHEOLOGICA / ARCHAEOLOGICAL AREA.
Carsulae era un'antica città romana (sebbene i primi insediamenti si registrassero in epoca preromana) posta lungo la futura via Flaminia in Umbria al confine tra i territori di Interamna Nahars (Terni) e Casventum (S.Gemini). Abbandonata già in epoca remota a seguito di gravi smottamenti del terreno è ancora in parte sepolta sotto alcuni metri di detriti. I primi insediamenti silvo-pastoriali ed agricoli si verificarono nel IX secolo a.C. e si svilupparono fino al V secolo a.C. Dal IV secolo a.C. si incominciarono a intravedere le prime trasformazioni della città con la costruzione di una cinta muraria. Con la costruzione della via Flaminia a cura del console Caio Flaminio la città crebbe notevolmente grazie anche alle immigrazioni delle limitrofe comunità montane, che videro un'ottima opportunità per migliorare le proprie condizioni di vita. Carsulae divise la propria storia in due periodi: con la Repubblica Romana fino alla sua fine e successivamente con l’Impero Romano. Dal III secolo non si saprà più niente a riguardo della città. La distruzione di Carsulae è strettamente connessa come la propria nascita alla via Flaminia, infatti la perdita di importanza del ramo occidentale della via a favore di quello orientale comportò il declino della città che dopo tentativi di conquista di popolazioni barbariche venne distrutta da un evento sismico e definitivamente abbandonata in età medievale. Accanto al Foro è situata la chiesa di S.Damiano edificata in epoca medievale con materiali prelevati dalle rovine carsulane.
“I Capi del partito (dei Flavi) giunti a Carsulae si prendono pochi giorni di riposo, in attesa che il grosso dell'esercito li raggiunga con le insegne. La località stessa del campo era assai piacevole: la vista era molto ampia, assicurati i rifornimenti per le truppe, avevano alle spalle municipi estremamente fiorenti (...)”. Tacito, Hist., III, 60.
Fotografie scattate sabato 13 aprile 2013.