Il Movimento 5 Stelle è un movimento di cittadini che non sono disposti a mediare sul principio fondamentale della trasparenza. Vogliamo che il palazzo dove la politica prende le decisioni in nostro nome si trasformi finalmente in una casa di vetro, nel quale le segrete trame e le trattative oscure non possano più trovare dimora. Per questo, in Parlamento, abbiamo condotto fin dall'inizio una battaglia politica senza sconti contro il voto segreto. Il voto segreto, per un rappresentante del popolo, non può esistere. E' un controsenso, un ossimoro.
Oggi abbiamo vinto: la giunta per il regolamento al Senato, dove presto si voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi in base alla legge Severino, ha approvato (7 voti contro 6) la nostra interpretazione in base alla quale il voto, in una circostanza simile dove si valuta non tanto la persona ma la tutela dell'onorabilità delle istituzioni, non possa che essere palese. Solo ieri avevamo chiesto, in aula, che il voto sulla decadenza avvenisse già la prossima settimana. Inutile aspettare ancora e tenere un Paese come questo, già sull'orlo del baratro, appeso al filo di una decisione che paralizza questo Governo ormai da mesi, nell'attesa di sapere se resterà in piedi o se è destinato a cadere. Pdl e PdmenoL, uniti dall'abbraccio mortale le cui spire stanno soffocando il futuro, avevano votato ancora una volta no, con la scusa dell'attesa di una chiarificazione della giunta su questo punto del regolamento.
Era stato il presidente Grasso a garantire che, non appena questa chiarificazione fosse arrivata, avrebbe immediatamente convocato una nuova capigruppo per decidere sulla calendarizzazione del voto. A questo punto non hanno più scuse, il regolamento è stato chiarito: grazie al M5S sarà voto palese! Quale scusa si inventeranno ora, e con quale faccia, per non votare immediatamente, già il prossimo martedì 5 novembre, sulla decadenza di Berlusconi?