L’Ucraina è pronta a fare marcia indietro e a siglare l’accordo d’associazione con l’Unione Europea cui aveva rinunciato il mese scorso. Firmeremo presto, ha detto il vice-primo ministro ucraino Serhiy Arbuzov, in un incontro con il commissario all’allargamento Stefal Füle a Bruxelles.
L’Unione Europea ha proposto una tabella di marcia e ha garantito – senza precisarne la somma – che fornirà a Kiev un aiuto finanziario. “Abbiamo concordato che, sulla base di un chiaro impegno dell’Ucraina a firmare l’accordo d’associazione, prepareremo una road map per l’attuazione di questo accordo”, ha affermato Füle.
In un’intervista con uno dei nostri corrispondenti a Bruxelles, Arbuzov sembra voler rinunciare alla futura unione doganale con Mosca. Il presidente russo Putin ha ribadito l’invito a Kiev.
Serhiy Arbuzov, vice primo ministro ucraino:
“Il nostro compito strategico è l’integrazione europea. Vogliono che tutti capiscano questa posizione. Non lavoro all’integrazione in altre organizzazioni e unioni”.
Tra i punti sollevati da Bruxelles, l’aiuto finanziario per l’Ucraina: l’Europa contribuirà al raggiungimento di un’intesa tra Kiev e l’FMI.
Arbuzov:
“Per quanto riguarda il Fondo Monetario Internazionale, i negoziati sulla somma e sulla tempistica continuano, stiamo discutendo di un memorandum che fa riferimento a 15 miliardi di euro. I colloqui proseguono e la somma finale sarà chiara dopo la firma di tale memorandum”.
Continuano intanto le proteste provocate dalla rinuncia all’accordo espressa a fine novembre dal presidente Yanukovich, atteso il 17 dicembre a Mosca dove dovrebbe firmare una serie di accordi tra cui quello sulle forniture di gas russo.