Sporadiche e spettacolari violenze tornano a riaccendere i riflettori sulle proteste brasiliane contro la Coppa del Mondo di Calcio, che il Paese ospiterà a giugno e luglio.
Gli episodi più eclatanti a San Paolo, dove il bilancio è di quasi 150 arresti. Oltre 2000 le persone che prima avevano sfilato pacificamente.
Poche centinaia, nella maggior parte della decina di città coinvolte dalle proteste, i manifestanti promettono però battaglia.
“Questo sarà un anno di lotte – dice uno di loro – . Prima della Coppa del Mondo torneremo a manifestare e a batterci. Non è che il seguito di quanto accaduto a giugno”.
Centinaia di migliaia le persone che, sfruttando il palcoscenico della Confederations Cup, avevano allora manifestato per denunciare il divario tra gli investimenti in simili eventi sportivi e la povertà di servizi di base, come istruzione, sanità e trasporti.