Il caos in cui è precipitata Kiev è tutto in queste immagini. Due corpi giacciono abbandonati in una strada, il volto coperto da un telo. Più dei bilanci, ancora incerti, colpisce la crudezza di una giornata non come le altre.
La vista delle unità speciali della polizia fa montare la rabbia di alcuni passanti: “siete degli zombie”, urlano.
“Che cosa fareste se a terra ci fossero le vostre mogli?”.
Ma più della rabbia prevale l’incredulità per una violenza che appare insensata.
“Ero a terra e pensavo che fosse arrivata la mia fine. Sentivo il peso di un corpo sopra di me… avevano sparato a una donna e a un uomo… e tutto intorno c’erano dei feriti”.
Medici e infermieri volontari non hanno avuto un momento di pausa. Hanno passato la giornata a soccorrere persone bisognose di assistenza. Ciò che hanno visto non riusciranno a dimenticarlo tanto presto. Alcuni di loro sono ancora sotto choc.
“Abbiamo avuto paura ogni volta che ci siamo fermati per caricare i feriti. Le forze speciali continuavano a picchiarli, anche se non si reggevano in piedi… e hanno cercato di picchiare anche noi”.
Due cadaveri sono stati rinvenuti all’interno della Casa degli Ufficiali. Foto come queste hanno iniziato a circolare sui social network, documentando l’escalation di uno scontro che, mesi fa, era iniziato come una contrapposizione politica e che, sempre di più, minaccia di aprire lacerazioni difficili da sanare.
Il corrispondente di euronews a Kiev, Sergio Cantone: “Oggi è stata una giornata di duri scontri. Abbiamo visto dei morti, abbiamo visto molti feriti e distruzione. Se c‘è una strategia, forse è bene che qualcuno la spieghi”.