La rabbia contro il premier turco Recep Tayyip Erdogan, chiamato in causa in vari presunti scandali di corruzione, si riversa in piazza a Istanbul e Ankara. La richiesta: dimissioni del capo del governo.
La manifestazione di Istanbul è stata convocata dal principale partito di opposizione, Chp. Quella nella capitale è stata organizzata dai sindacati di sinistra.
Intanto la procura della capitale ha deciso di aprire un’inchiesta sulle intercettazioni in cui il premier ordinerebbe a suo figlio di occultare grosse somme di denaro contante.
Erdogan si dice vittima di un complotto organizzato in vista delle elezioni amministrative di marzo e continua a ribadire che la registrazione è stata manipolata.
Ma, se di rivelazioni a orologeria si tratta, forse l’ultimo capitolo non è ancora stato scritto. Gli anonimi che hanno postato in rete le presunte registrazioni minacciano anche di mostrare foto del trasferimento delle somme dall’abitazione di Erdogan.