Rapine in farmacia e tabaccherie, la Polizia di Rimini ha individuato due soggetti tossicodipendenti che si procuravano illecitamente il denaro per soddisfare le loro necessità. La Squadra Mobile ha arrestato L.B., pluripregiudicato 36enne di Andria, residente a Rimini, ma di fatto senza fissa dimora. L'uomo deve rispondere di tentata rapina aggravata: lo scorso 23 gennaio ha tentato il colpo alla farmacia San Michele, in via Circonvallazione Occidentale. Ha atteso che la farmacista chiudesse il negozio per avvicinarla e minacciarla con un coltello a serramanico: la pronta reazione della donna, che ha preso il cellulare per chiamare il 113, l'ha costretto a desistere dai suoi propositi. Il 36enne è stato rintracciato a Montegrimano, in provincia di Pesaro, presso la comunità "Serenity House", dove era in cura per la sua tossicodipendenza.
Il secondo rapinatore balzato agli onori della cronaca è un riminese 25enne, senza fissa dimora in quanto cacciato di casa dalla madre. Nei suoi confronti è stato eseguito sabato il fermo di polizia giudiziaria: il gip non ha però convalidato l'arresto. Il quadro probatorio non sarebbe esaustivo: le otto rapine in questione, tra tentate e riuscite, effettuate a Rimini dal 7 al 21 marzo in farmacie, tabaccherie e una lavanderia, porterebbero la firma di due individui, uno particolarmente alto, individuato nella figura del 25enne, l'altro più basso. Il modus operandi delle otto rapine è lo stesso: i malviventi hanno agito con il volto travisato da un cappellino o da una felpa, armati di taglierino o siringa, attendendo l'orario di chiusura. Il tutto in negozi gestiti da personale femminile e in assenza di clienti.