Non c‘è tregua per la Siria. Oltre una sessantina di persone sono state uccise in due attentati in zone filo-governative di Homs e Damasco. L’attacco più sanguinoso a Homs dove oltre quaranta persone sono state uccise e più di cento ferite. Due autobomba sono saltate in aria, la seconda quando erano già accorsi i soccorritori.
A Damasco l’agenzia ufficiale riporta almeno 14 morti e un’ottantina di feriti. La maggior parte delle vittime sarebbero studenti di un istituto di scienze finito nel mirino.
Questi attacchi erano stati preceduti da bombardamenti del regime sulla città di Aleppo.
La nuova ondata di violenze giunge in piena fase di registrazione dei candidati per le presidenziali del 3 giugno. Gli attacchi coincidono anche con l’annuncio di un’inchiesta sul presunto utilizzo di cloro e ammoniaca da parte delle forze di Bashar al Assad.