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Tanto tuonò che piovve: ai vincitori della Europa League e della Supercoppa europea dell'Atletico Madrid non arriverà nessun premio UEFA.
Non si tratta di un diktat di Roi Michel ma delle prime sanzioni previste dal nebuloso fair play finanziario: ai 23 club non in regola con le indicazioni della UEFA non andrà nessun premio.
Le squadre, tutte impegnate nelle competizioni per club europee di questa stagione, avrebbero mancato pagamenti ad altre squadre, ai dipendenti o al fisco del proprio paese.
Oltre ai Colchoneros sono finiti nel mirino della UEFA anche gli ex paperoni del Malaga.
La società spagnola, rilevata nel giugno 2010 da un membro della famiglia reale del Qatar, ha visto salire a dismisura i debiti da quando lo sceicco Abdullah bin Nassar al Thani si è allontanato dal club andaluso.
Nella lista della UEFA sono finite altre squadre di nome, dallo Sporting Lisbona al Fenerbahce, fino a Dinamo e Rapid Bucarest.
Il fair play finanziario fu approvato nel 2009 dalla UEFA tra sbadigli e sghignazzamenti vari.
L'idea di rendere ogni club responsabile per il proprio debito e promuovere negoziati alla luce del sole tra le squadre europee sembrava una specie di utopia buonista.
Senza che nessuno fiatasse la UEFA ha monitorato i pagamenti in uscita dalle società, inclusi gli ingaggi dei giocatori, dalla scorsa stagione.
Dopo le belle parole, ecco che arrivano le prime mazzate. Le regole prevedono un pareggio di bilancio nel 2013. Paperoni e spendaccioni, siete avvertiti.