Si fa sempre più drammatico il bilancio del terremoto che domenica scorsa ha colpito la provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale.
Ê salito a oltre 400 il bilancio delle vittime. Piû di 2000 i feriti, molti dei quali in gravissime condizioni. Una decina i dispersi. Il sisma è uno dei più disastrosi e forti degli ultimi dieci anni, e ha interessato un’area di oltre un milione di persone. Sono decine di migliaia le abitazioni e gli edifici andati completamente distrutti, centinaia di migliaia quelli danneggiati.
Sul posto proseguono le operazioni di soccorso, operazioni ostacolate dalle piogge e dai temporali. C‘è il pericolo di frane ed esondazioni, soprattutto a causa dell’ingrossamento di alcuni fiumi e laghi. In tutto sono impegnati almeno 20.000 tra vigili del fuoco, agenti di polizia ed esercito.
Una corsa contro il tempo per cercare di recuperare qualche sopravvissuto. Un uomo è stato estratto vivo dopo venti ore sotto le macerie. C‘è invece chi piange e abbraccia per l’ultima volta il corpicino senza vita del proprio figlioletto.
I soccorritori sono riusciti a ripristinare l’elettricità in circa il 70% delle aree colpite. Ora in tutta la regione sono state allestite strutture di emergenza per chi ha perso tutto. Tendopoli con coperte, sacchi a pelo, letti, medicinali e cibo arrivati da tutta la Cina.