Rimini: legavano, picchiavano e rapinavano, 4 malviventi arrestati

altarimini 2014-10-04

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Si era finto un cliente era entrato in gioielleria, aveva immobilizzato la proprietaria e quindi rapinato il negozio. Il 28 giugno, giorno della Molo Street Parade, verso le 17 un uomo era entrato in una gioielleria di Viale Vespucci a Rimini. Con la scusa di voler vedere alcuni preziosi, aveva seguito la titolare mentre apriva le vetrinette. Approfittando della situazione aveva immobilizzato la donna, tappandole la bocca, e l'aveva legata utilizzando delle fascette, chiudendola in bagno. Intanto nel negozio era entrato un complice, che si era occupato di rubare tutto ciò che c’era nella gioielleria: il bottino si aggirava sui 200mila euro. I rilievi della scientifica hanno permesso di individuare un frammento di impronta sospetta. La comparazione con la banca dati di Bologna ha permesso di identificare un 31enne brindisino. Da qui le indagini della Polizia di Rimini che hanno interessato tutta la regione con pedinamenti ed intercettazioni telefoniche.
Una successiva rapina effettuata a Bologna il 22 agosto, ha dato la svolta alle indagini. Il brindisino, assieme a un 27enne e un 21enne conterreanei dell'uomo, aveva rapinato una tabaccheria, malmenando e rapinando anche un cliente e fuggendo su un'auto risultata rubata a Cervia.
La Polizia li ha rintracciati nell'appartamento di due ragazze che avevano conosciuto da poco, dove è stata rinvenuta diversa refurtiva. Tra sigarette e gratta e vinci sono saltate fuori anche delle fascette identiche a quelle usate nella rapina di Rimini. Forse avevano in mente di mettere a segno altri colpi: erano infatti stati notati con fare sospetto nei pressi di alcune gioiellerie. Il cerchio sulla rapina di Rimini si è chiuso invece con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 31enne e per un 38enne che è stato fermato lo scorso 9 settembre a Brindisi: c'era il sospetto che volesse fuggire per raggiungere la moglie in Romania.

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