http://www.pupia.tv - Napoli - Oltre 60 i film in concorso, fra lungometraggi e corti, realizzati da professionisti e addetti ai lavori, italiani, spagnoli e croati, che hanno contribuito ad arricchire di contenuti una due giorni emozionante. Il Palazzo delle Arti di Napoli ha ospitato il Premio Cinematografico “Fausto Rossano per il Pieno Diritto alla Salute”, che ha visto studenti, operatori e attivisti confrontarsi su “ospedali psichiatrici giudiziari, trattamento degli anziani, vecchiaia, alienazione, scelte obbligate tra diritto al lavoro e diritto alla salute”.
A vincere, ex-aequo, il primo premio nella categoria lungometraggi ‘Il Viaggio di Marco Cavallo’ sugli ospedali psichiatrici giudiziari, dei registi Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi, e ‘Lo Stato della Follia’di Pasquale Cordio, che racconta in prima persona l’esperienza di un attore, ex-internato in un ospedale psichiatrico giudiziario.
Ex-aequo anche nella categoria cortometraggi dove hanno primeggiato ‘Malatedda', lavoro di Diego Manfredini ambientato in Sicilia, e 'La Valigia', cortometraggio di animazione sull’Alzheimer di Pier Paolo Paganelli.
Menzioni speciali per ‘Ubuntu’ di Antonella Grieco, storia di una madre e del suo bambino affetto dalla sindrome di Down alla periferia di Nairobi e 'Senectus Ipsa Morbus' opera impietosa sull'Alzheimer della giovanissima Rosa Maietta.
Non solo premiazioni e proiezioni, ma anche dibattiti e riflessioni nel corso della kermesse. Sono state numerose le testimonianze in sala come quella di membri del “Comitato Verità e Giustizia per Franco Mastrogiovanni”, intervistati dal giornalista Dario Stefano Dell’Aquila e impegnati a restituire giustizia alla vicenda del maestro elementare di Castelnuovo di Cilento, morto il 4 agosto 2009, legato mani e piedi a un letto del reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania, dove era stato ricoverato pochi giorni prima.
Altro tema affrontato: le pratiche terapeutiche invasive, in particolare l’elettroshock di cui ha parlato il Collettivo Antipsichiatrico “Antonin Artaud” di Pisa, che all'argomento ha anche dedicato un libro.
Abbandonata per lungo tempo, la procedura elettroconvulsivante è stata riportata in auge, a dispetto delle fratture e delle perdite di memoria che comporta, durante gli anni ’80 su pressioni delle assicurazioni sanitarie attive negli Stati Uniti, dove oggi viene praticata anche sui bambini. In Italia, questo trattamento che coinvolge, ogni anno, oltre mille persone, è stato reintrodotto negli anni ’90 dal Ministro della Sanità Rosi Bindi. Nel 2002 le Regioni Piemonte, Toscana e Marche avevano dato vita ad un provvedimento legislativo di abolizione, ritenuto incostituzionale dalla Corte Costituzionale, ma nel 2013 la Regione Sicilia ha varato un provvedimento analogo sul quale la Corte non si è ancora espressa.
L’iniziativa, inserita nel panorama delle rassegne cinematografiche a carattere sociale, ha visto il patrocinio degli assessorati alla Cultura e al Turismo e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e la partecipazione attiva degli assessori Gaetano Daniele e Roberta Gaeta. (10.03.15)