Tre quarti delle abitazioni sono state distrutte o gravemente danneggiate a Port Vila, capitale della Repubblica di Vanuatu, devastata dal passaggio del ciclone Pam.
Il bilancio ufficiale è di otto morti e venti feriti, ma non tiene conto della situazione nelle isole più remote di questo arcipelago nell’Oceano Pacifico meridionale, molte delle quali restano tutt’ora irraggiungibili.
Il presidente Baldwin Lonsdale, che durante l’emergenza si trovava in Giappone per partecipare a una conferenza dell’Onu sulla prevenzione dei disastri climatici, afferma che ci vorrà del tempo prima che il Paese riesca a risollevarsi. “Al momento – dice – abbiamo bisogno soprattutto di assistenza umanitaria”.
All’appello per il Vanuatu, che figura tra i Paesi più poveri al mondo, hanno già risposto il Regno Unito, ex potenza coloniale, con quasi 3 milioni di euro, l’Unione europea con un milione e la Nuova Zelanda con 690mila.
I voli commerciali dovrebbero riprendere in giornata.
“Tutto è devasta