L’isola caribica già duramente colpita da altre tempeste è ancora una volta assolutamente impreparata a fronteggiare disastri naturali del genere.
Si è scatenata la corsa per accaparrare generi alimentari e si continuano a formare code ai magazzini. Per ora il bilancio del passaggio dell’uragano sull’isola è di almeno sette morti. Molti abitanti del Paese si sono rifiutati di lasciare le proprie case per ripararsi nei rifugi. Si teme che nelle prossime ore le piogge possano causare frane e smottamenti, soprattutto nelle aree già devastate dal terremoto del 2010.
Un abitante racconta cos‘è riuscito a trovare: “Molta acqua potabile e scatolame non deperibile, carta igienica e fazzoletti. Cose essenziali che si necessitano durante una tempesta. Questa però è durata molto. Abbiamo avuto altre tempeste tropicali, ma questa fa davvero paura”.
Il sud di Haiti è praticamente isolato dopo il crollo di un ponte che lo collega alla capitale Port-au-Prince e adesso c‘è il rischio epidemie a causa dell’acqua potabile che si è contaminata per la distruzione delle fognature.