Un incidente di percorso dettato da fattori straordinari, ma che non riflette l’effettivo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Così gli esperti si sono affrettati a commentare il risultato deludente del prodotto interno lordo nel primo trimestre.
Le cifre rilasciate dal governo federale parlano di un flebile +0,2%, peggio delle previsioni e decisamente in frenata rispetto al +2,2% visto alla fine dell’anno scorso. Qualche buona notizia c‘è stata, come l’aumento a sorpresa delle scorte di inventario.
Ma le note dolenti sono tante: il commercio estero ha sofferto a causa del dollaro forte che penalizza le esportazioni e delle vertenze sindacali che in inverno hanno paralizzato i porti della Costa Ovest.
Il principale nemico dell’economia, però, si è rivelato il tempo inclemente di inizio anno: le temperature insolitamente basse hanno frenato i consumi privati e pesato sul settore costruzioni.
Il calo dei prezzi del greggio è venuto in aiuto del portafoglio delle