Alla fine l’applauso dell’assemblea greca che ha appena approvato il pacchetto imposto dall’Ue potrebbe sembrare una vittoria del premier Tsipras. Questa vittoria ha però l’effetto di uno Tsunami sugli equilibri politici greci. Syriza è a pezzi e non ha più una maggioranza in parlamento.
L’esecutivo è costretto a un corposo rimpasto dopo le defezioni.
Prima del voto Tsipras aveva mostrato i muscoli più spinto dalla disperazione che dalla convinzione. “Questo ricatto a cui vi riferite, credete che sia immaginario? Se credete che me lo stia inventando fate delle proposte. Se invece credete che questo ricatto è vero, allora condividete con me il peso delle responsabilità”.
Chi non ci sta è l’ex ministro delle finanze Varoufakis che vota no assieme alla presidente del parlamento, Konstantopoulos, che chiede anche agli altri di votare “no”.
Ad aiutare Tsipras arriva invece Evangelos Meimarakis, leader dell’opposizione di Nuova Democrazia che vota “si”. Un regalo avvelenato che c