http://www.pupia.tv - Napoli – “Non era un camorrista, era un bravo ragazzo”. Le grida riecheggiano nel quartiere Forcella di Napoli dove stamani, nella chiesa dell’Annunziata, sono stati celebrati i funerali di Maikol Giuseppe Russo, il 27enne ucciso – probabilmente per uno scambio di persona – in un agguato compiuto durante la serata di San Silvestro, in piazza Calendra.
Al fianco dei familiari gli amici del giovane, cittadini del quartiere e il padre di Genny Cesarano, un altro giovane ucciso dalla camorra al rione Sanità. Al termine del rito religioso, il corteo funebre ha fatto tappa nella zona dove è stato ucciso il giovane.
“È una vittima innocente, come altri, come troppi. Dobbiamo aprire gli occhi stanchi e bagnati dalla morte di troppi innocenti. Ci sentiamo in pericolo, abbiamo paura qui come in altri quartieri”. A dirlo è don Luigi Calemme durante l’omelia. In un quartiere, Forcella, che ha già contato altre vittime innocenti di camorra come Annalisa Durante, uccisa a 14 anni, don Luigi ricorda il miracolo della resurrezione di Lazzaro e rivolgendosi a Maikol dice: “Alzati e veglia sugli altri ragazzi di Napoli sperando in un futuro senza paura”. (05.01.16)