Le misure prese al vertice di Varsavia potrebbero far entrare in una fase di tensione ancora maggiore gli altalenanti rapporti tra la Nato e la Russia.
Al rafforzamento delle truppe sul fianco est dell’Alleanza, Mosca potrebbe reagire con ritorsioni.
“In risposta al dispiegamento permanente, anche se a rotazione, di 4 battaglioni nei Paesi Baltici e in Polonia – spiega Dmitri Trenin, direttore del Centro Carnegie di Mosca, – la Russia stanzierà suoi gruppi di forze armate nel suo distretto militare occidentale.Ciò cui assistiamo purtroppo è il ritorno dello scontro militare-politico in Europa dopo due decenni e mezzo di assenza.”
Il vertice dimostra che la Nato vuole mettere al sicuro il suo fianco sud-orientale. Ma cosa succederà in seguito?
Jamie Shea, vice segretario generale della Nato, afferma: “In questo incontro la Romania sta proponenendo di costituire una struttura di addestramento che possa aiutarci a dispiegare rapidamente, se necessario, una brigata in Romania. E la Romania recentemente ha attivato un radar di difesa missilistica. Valuteremo anche ciò che dobbiamo fare per rafforzare la nostra presenza marittima nel Mar Nero.”
“Pur prendendo misure severe contro la Russia, la Nato mantiene aperto un canale di informazione con Mosca per prevenire incidenti” osserva l’inviato di euronews, Andrei Beketov. “Ma i rappresentanti russi affermano che il prossimo incontro del Consiglio bilaterale Nato-Russia il 13 luglio dovrebbe ridiscutere delle decisioni di questo Summit. Un altro osservatore russo ha descritto la situazione dopo il vertice di Varsavia come una nuova guerra fredda.”