Continua l’operazione Scudo dell’Eufrate, lanciata dalla Turchia in Siria e che ha portato alla riconquista di Jarablus, città siriana appena oltre il confine turco, strappata all’Isil. Sarebbero 25, secondo fonti dell’esercito di Ankara, i militanti jihadisti uccisi nei raid aerei compiuti in questo quinto giorno di scontri. Mentre l’Osservatorio siriano per i diritti umani denuncia che almeno 20 civili avrebbero perso la vita.
Ieri Ankara è tornata a chiedere alle Unità per la Protezione del Popolo (Ypg) di non superare l’Eufrate e quindi di lasciare Manbij, che si trova a ovest del fiume. Manbij fino alle scorse settimane era nelle mani del sedicente Stato Islamico ed è stata liberata proprio dalle milizie curdo-siriane appoggiate dagli Stati Uniti.
Intanto 4 razzi sono stati lanciati sabato sera contro l’aeroporto della città turca di Diyarbakir, nel sudest a maggioranza curda. Il lancio dei razzi non è stato rivendicato ma secondo l’agenzia turca Dogan, i responsabili sarebbero i ribelli curdi.