L’annunciata fusione da quasi 80 miliardi di euro fra AT&T e Time Warner suscita perplessità nel mondo politico statunitense e fra i concorrenti come il gruppo Disney.
Scettica sull’approvazione dell’intesa da parte del dipartimento di Giustizia anche Wall Street, dove i titoli delle rispettive società hanno aperto in ribasso.
Prezzi più elevati e servizi per i consumatori persino peggiori, sono fra i principali timori.
“Condivido preoccupazioni e interrogativi”, ha commentato il candidato alla vicepresidenza Tim Kaine. “Io sono a favore della concorrenza, ma credo che una minore concentrazione sia utile, soprattutto nel settore dei media. Quest’affare è stato appena annunciato e non ho ancora avuto l’opportunità di scendere nei dettagli”.
“L’amministrazione dovrebbe bocciare la fusione Time Warner/AT&T”, ha reagito l’ex pretendente democratico alla Casa Bianca Bernie Sanders. “Determinerebbe prezzi più alti e scelte ridotte per gli statunitensi”.
The administration should kill the Time Warner/AT&T merger. This deal would mean higher prices and fewer choices for the American people. https://t.co/S8c4ldDqhi— Bernie Sanders (@SenSanders) 23 octobre 2016
Il candidato repubblicano Donald Trump ha assicurato che se eletto non farà approvare l’unione: “una concentrazione eccessiva di potere nelle mani di pochi”, l’ha definita il miliardario newyorchese.
L’esame da parte delle autorità statunitensi potrebbe durare almeno 13 mesi e potrebbe concludersi con la bocciatura della fusione se proseguisse la linea dura seguita dall’amministrazione Obama. AT&T si è difesa affermando che sarà garantita una scelta maggiore ai consumatori.