San Francisco in piazza per dire no alle misure di Trump contro le cosiddette “città santuario”, quelle che hanno offerto protezione agli immigrati, anche clandestini. Dalle parole, Trump è passato subito ai fatti firmando un decreto che priva di miliardi di fondi federali le città che difendono gli illegali.
“San Francisco è una città santuario. È nel nostro Dna. Resteremo una città santuario nonostante queste azioni ostili da parte del governo federale. Vogliamo essere sicuri che la comunità dei migranti sappia che è parte di noi”, spiega l’attivista Saira Hussain.
Outside #SanFrancisco City Hall, resistance begins. Press conf soon.#Trump #sanctuarycities pic.twitter.com/QHcAEMe30v— Joe Fitz Rodriguez (@FitzTheReporter) 25 janvier 2017
In California sono numerosi i politici locali che hanno annunciato che non denunceranno gli immigrati illegali.
“Ho appena parlato con alcuni sindaci del Paese che mi ha telefonato nelle ultime ore. Ogni singolo giorno lavoriamo con le forze dell’ordine, ogni giorno ci impegnamo per fare in modo che le strade delle nostre comunità siano sicure. Non è vero che abbiamo aperto le città degli Stati Uniti invitando i criminali a venire qui da altri Paesi, non c‘è cosa più lontana dalla verità. Questi non sono i valori del capo della polizia e nemmeno del sindaco”, dice il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti.
Mayor Garcetti on President Trump’s Executive Order on #Immigration. Full Statement → https://t.co/4VhwpTIUxv pic.twitter.com/fjgj15DkT0— Mayor of Los Angeles (@MayorOfLA) 25 janvier 2017
Trump è determinato a andare avanti dando più poteri alle autorità contro gli 11 milioni di irregolari stimati negli Stati Uniti.
Anche a New York, a Washington Square, si è svolta un imponente manifestazione contro le politiche di Trump.
Poignancy #washingtonsquarepark #NoBanNoWall #Resist #TheResistance #ResistTrump #HeretoStay pic.twitter.com/sHrDqQzvh3— Shepherd Wolves (@shepherdwolves) 26 janvier 2017
“Difenderemo il sogno americano”, ha promesso il sindaco Bill de Blasio.