I coloni in corteo, a sostegno di una legge in dibatitto al Parlamento israeliano. In gioco c‘è la legalizzazione retroattiva di migliaia di alloggi cotruiti abusivamente su terre palestinesi.
Se il testo passasse, una legge israeliana verrebbe per la prima volta applicata a territori riconosciuti come palestinesi, circostanza che potrebbe aprire la strada a un’eventuale annessione.
Per i pacifisti israeliani, l’acceso dibattito in corso risponde a logiche nascoste.
Anat Ben Nun , direttrice delle relazioni esterne di Peace Now dice:
È possibile che Netanyahu stia cercando di approfittare del cambio della guardia alla Casa bianca per trarne vantaggi. Ma soprattutto, il premier potrebbe stare cercando di imporre una diversione riguardo ai temi discussi dall’opinione pubblica, sviando l’attenzione dalle inchieste per corruzione aperte contro di lui.
Se venisse adottata, la legge consentirebbe la legalizzazione di quasi 4mila alloggi illegali e anche di espropriare delle proprietà private in Cisgiordania per contruire nuove colonie israeliane. I proprietari riceverebbero delle compensazioni, ma non è ancora chiaro in che termini e se i legittimi proprietari potranno opporsi all’esproprio.