Romania. Migliaia in strada contro decreto che depenalizza i reati di corruzione

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Migliaia di cittadini rumeni nuovamente in strada a Bucarest dopo l’adozione del decreto d’urgenza che depenalizza alcuni reati di corruzione.

Negli ultimi 10 giorni, da quando il governo social-democratico ha presentato il progetto, si sono susseguite le manifestazioni di protesta nella capitale e in tutto il Paese. In base al testo entrato in vigore, numerosi politici e funzionari si vedranno diminuire o annullare la pena.

“Il progetto di questo decreto d’emergenza è un duro colpo per la lotta contro la corruzione. Si può dire che se diventasse legge, la lotta alla corruzione sarebbe inutile” aveva spiegato il Procuratore della Repubblica per la lotta alla corruzione Laura Codruta Kövesi.

La parte del progetto sulla quale il governo ha tirato dritto è quella che introduce il tetto dei 44.000 euro per i reati di corruzione. Misura che permetterà tra l’altro all’ex-Segretario del partito social-democratico Liviu Dragnea di eviatere le accuse più gravi nel processo a suo carico appena avviato.

Su parte del testo l’esecutivo ha invece fatto una parziale marcia indietro: l’amnistia per 2.500 detenuti che scontano pene fino a 5 anni e tra i quali figurano numerosi politici o funzionari accusati di corruzione, dovrà essere discussa in Parlamento e non adottata con decreto d’urgenza come inizialmente previsto.

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