Rohani sul nucleare: "L'accordo non si tocca"

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“Noi abbiamo sempre rispettato l’accordo. Pronti a reagire con fermezza, se qualcuno lo violerà”
“Se l’accordo sul nucleare salta, pronti a riprendere l’arricchimento dell’uranio. Peccato se accadesse a causa di canaglie novizie della politica internazionale”. Nel suo discorso all’Assemblea Generale ONU, il presidente Rouhani alza i toni e risponde per le rime a Trump, che martedì aveva definito il suo Iran uno “stato canaglia”.

“Non abbiamo ingannato nessuno e ci siamo sempre tenuti ai termini dell’accordo del 2015 – ha detto Rohani -. Dichiaro però davanti a questa platea che risponderemo con decisione e risolutezza a ogni sua eventuale violazione da parte di altri paesi”.

Rinegoziare o no? Trump: “Ho deciso, ma non ve lo dico”
Trump, che alla vigilia era tornato a definire l’accordo “uno dei peggiori mai firmati dagli Stati Uniti”, ha mercoledì detto di aver deciso se rinegoziarlo o meno, ma si è rifiutato di comunicare le sue conclusioni. Tempo limite è metà ottobre: poi due mesi, perché il Congresso valuti il ripristino delle sanzioni.

“The Iran deal was one of the worst & most one sided transactions the United States has EVER entered into.”@POTUS realDonaldTrump #UNGA pic.twitter.com/QKB4jONvb2— Dan Scavino Jr. (Scavino45) 19 settembre 2017

Il direttore della comunicazione di Trump sui social media, Dan Scavino Jr, ricorda su Twitter le posizioni espresse martedì dal Presidente: “Quello con l’Iran sul nucleare è uno dei peggiori accordi mai firmati dagli Stati Uniti”. Nello stesso discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente USA aveva anche definito l’Iran “dittatura corrotta” e “regime assassino”

La Francia ribadisce: “Attenersi all’accordo, offre valide garanzie”

Qui il nostro servizio sulla prima volta all’Assemblea Generale ONU di Trump e Macron

“L’accordo va rispettato, perché è buono e offre valide garanzie”, ha replicato il Presidente francese Macron, sostanzialmente ribadendo quanto già detto all’Assemblea. L’unica possibile concessione di Parigi, quella di un “complemento” al testo, è però stata rispedita al mittente da Teheran. “Ogni parola di ogni frase è frutto di serratissimi negoziati – ha detto Rohani -. Ritirarne un solo mattone, farebbe crollare l’intero edificio”.

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