Il 7 aprile 1994, il giorno successivo alla morte del Presidente hutu del Ruanda, Juvenal Habyarimana e quello del Burundi, Cyprien Ntaryamira, colpiti da un missile mentre rientravano in volo da Arusha in Tanzania, aveva inizio la terribile tragedia che ha colpito il popolo ruandese. Quel giorno, nel giro di poche ore, a Kigali, i membri della famigerata milizia paramilitare Interahamwe fecero irruzione nelle case e negli uffici dei dissidenti hutu e di molti tutsi, massacrandoli. In poco meno di tre mesi, dall'aprile al luglio 1994, 800 mila persone furono massacrate per mano dei loro stessi connazionali, per l'unica ragione di appartenere a un certo gruppo etnico.


Il 7 Aprile si celebra la Giornata della memoria in onore delle vittime del genocidio in Ruanda. A Kibeho, la Madonna nel 1981 mostrò ai veggenti i fiumi di sangue che avrebbero inondato il paese.