Roma, 7 ott. (askanews) - "É la stessa filosofia, è la stessa maniera di concepire l'altro e quindi di avere un'intesa fondamentale, che non passa per la religione, ma passa per un'altra cosa: l'umanità universale, cioé l'attenzione a chi ha bisogno e il dono è il mezzo di aiuto. Questo mi sembra il trait d'union tra noi e loro (l'Unione Induista Italiana, ndr) che in realtà è tra noi tutti, qualsiasi religione e qualsiasi forma di collettività, perché è la collettività che risponde a un richiamo, anche religioso": lo ha affermato Maria Luisa Viganò, presidente di Ail Roma (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma), a margine del convegno organizzato nella Sala capitolare del Senato intitolato "Dana Dharma. Il valore del dono: luce per una società non violenta", che apre la due giorni di eventi che l'Unione Induista Italiana dedica al "Diwali 2022", il festival induista della luce giunto alla IX edizione in Italia."Siamo molto interessati a una collaborazione, perché i nostri filoni d'intesa sono gli stessi: il dono e la pace, che in questo periodo dovrebbero essere coniugati di più", ha aggiunto Viganò.