Bruxelles, 22 mar. (askanews) - Etichette ecologiche dubbie, pubblicità eco-friendly fasulle e dati sull'impatto ambientale fantasiosi: la Commissione europea presenta un piano per eliminare le pratiche di "Greenwashing" dalle etichette e dalle pubblicità delle aziende, con delle sanzioni dissuasive per chi fa dichiarazioni infondate.Il commissario all'Ambiente Ue, il verde lituano Virginijus Sinkevicius:"Oggi, stiamo agendo su delle etichette e delle dichiarazioni non affidabili. Agiamo per rafforzare il mercato europeo dei prodotti sostenibili e con nuove regole che aiuteranno le aziende e i consumatori a compiere una transizione verde"."Vogliamo, prima di tutto, che i consumatori ottengano un'informazione affidabile, che sia coerente e verificabile. Vogliamo delle etichette ecologiche che siano più trasparenti e ovviamente più facili da comprendere. E per le aziende, vogliamo una sicurezza giuridica e delle regole del gioco eque sul mercato interno e ciò stimolerà la competitività degli operatori economici che si sforzano di aumentare la sostenibilità ambientale dei loro prodotti e delle loro diverse attività"."Più della metà delle dichiarazioni che vediamo sul mercato europeo sono deboli, ingannevoli o basate sul nulla. E questo danneggia la fiducia e penalizza le aziende, le aziende che prendono davvero misure e fanno sforzi reali verso una maggiore sostenibilità. Esistono inoltre troppe etichette ecologiche diverse, il che genera confusione".