Roma, 27 mag. (askanews) - Dispositivi di ultima generazione, live surgery, innovazione, accesso alle cure, prevenzione sono alcuni dei temi trattati durante la tre giorni del 20° Congresso Internazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI) che si chiude oggi a Roma. Giornate intense tra corsi, simposi, premiazioni, dibattiti che hanno visto centinaia di oculisti portare il loro contributo nel fotografare lo stato dell'arte e le nuove frontiere dell'oftalmologia."Oggi è l'ultima giornata, una giornata concentrata sulla qualità delle cure, - dichiara ad askanews il presidente SOI Matteo Piovella - che è il filo conduttore di questo Congresso, cioè la difficoltà nel dare accesso alle cure e ci concentriamo principalmente sui bambini. Questo è il programma dell'ortottica che è fondamentale e fa parte del bagaglio del medico oculista. Dobbiamo aggiornare rispetto alle nuove tecnologie, alle nuove esperienze e capacità che abbiamo in modo da reindirizzare, aggiornandola, l'ortottica e soprattutto validando le responsabilità. Gli assistenti, il personale tecnico sono fondamentali, senza di loro non avremmo possibilità di dare il servizio che siamo in grado di dare ma la responsabilità di diagnosi, la responsabilità di prescrizione è sempre a livello medico anche perché il medico è l'unico che ha la possibilità di risponderne. In più parallelamente - aggiunge - ci sono delle sessioni di oftalmologia dedicate ai bambini che devono avere il nostro impegno".Individuare precocemente eventuali disturbi della vista è essenziale per tutelare un bene davvero prezioso, che non va dato per scontato. Importante dunque seguire il calendario di prevenzione messo a punto dalla SOI che prevede una prima visita oculistica alla nascita, poi entro i 3 anni, quindi il primo giorno di scuola e tra i 7 e i 14 anni, periodo critico per la possibile insorgenza della miopia. Al di là dei controlli, è bene adottare alcuni accorgimenti nella vita di tutti i giorni."Sappiamo che dobbiamo cercare di allontanare i device, come il telefonino o l'IPad, perché a volte i bimbi lo tengono un po' troppo vicino. Abbiamo sempre detto che bisogna cercare di farli stare all'aria aperta un paio d'ore al giorno quando le condizioni lo permettono e di guardare all'infinito: guardando all'infinito - conclude Piovella - l'occhio è in una posizione di riposo quindi non è nella condizione di messa a fuoco da vicino che, se attivata per ore e ore come succede oggi con i device tecnologici, può creare un meccanismo non ancora ben conosciuto che potrebbe favorire un aumento della miopia".Un ultimo consiglio per tutti, bambini e adulti: soprattutto in estate è consigliabile indossare gli occhiali da sole.