Roma, 12 ott. (askanews) - La guerra in Israele e Palestina avrà certamente ripercussioni sul sistema economico, con riflessi in ambito energetico. Come spiega il ministro all'Ambiente e alla Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al convegno "Il sistema Italia nella transizione ecologica ed energetica dei territori", promosso su iniziativa del senatore Gian Marco Centinaio."Innanzitutto stiamo monitorando minuto per minuto la questione dei prezzi. Se fino a qualche giorno fa potevo dire che avevamo la sicurezza sulla quantità mentre il prezzo certamente subiva forti oscillazioni ma non così enormi, oggi non c'è nessuno al mondo che possa garantire su come sarà l'andamento del sistema. Noi naturalmente abbiamo rapporti contrattuali stretti con molti paesi, su questo manteniamo contatti ma il tutto va valutato sempre rispetto a quello che sta succedendo in queste ore".La strada è dunque quella di arrivare al nucleare? "Tutti gli esperti e gli analisti ci dicono che il per dare stabilità e continuità è arrivare al nucleare, con l'obiettivo fusione che è un obiettivo molto lontano".Mentre sulle comunità energetiche, il ministro spiega: "Siamo in dirittura di arrivo, però chiaramente non essendo io quello che va in posta a spedire la risposta della Commissione europea all'Italia. Però le interlocuzione tecniche sono completate".